E’ arrivata l’estate? Mmmh… quasi. Ma un sabato mattina col meteo accettabile, per quanto non proprio totalmente sereno, decidiamo di infilare gli amati (ma parecchio trascurati) scarponcini da trekking e..via! Si parte alla volta dell’Alta Valle, più precisamente verso Arvier (circa a metà strada tra Aosta e Courmayeur).
Voglio portare Leo a visitare la Riserva naturale del Lago di Lolair e poi al Castello di Montmayeur. Il programma è accolto con grande entusiasmo per fortuna! Tappa al supermercato di Arvier per procacciare il pranzo (dove oltretutto incontro una mia ex alunna dei tempi in cui insegnavo al Liceo Linguistico di Courmayeur e questo mi fa un immenso piacere!).
Sicuri che non saremmo rimasti digiuni, via verso la frazione di La Ravoire, a 3 km da Arvier lungo la strada che porta in Valgrisenche. Accolti dalla graziosa cappella con la facciata affrescata in vivaci colori tra il blu ed il rosa, parcheggiamo appena sulla destra e inforchiamo il sentiero che, dopo aver attraversato il bel villaggio, sale nei boschi di latifoglie verso il lago di Lolair.
E’ una splendida passeggiata lungo la quale incontriamo solo 2 persone (decisamente più “agonistiche” di noi visto quanto “corrono” sù per i tornanti!!); sì, effettivamente noi siamo del club “montagna meditativa” e assolutamente non ci sogneremmo mai e poi mai di metterci a correre..anzi, ci fermiamo spesso per ammirare la natura, annusare l’aria apprezzandone i profumi e le sfumature, bere un goccio di thé (il thermos è immancabile!) e scattare foto!
ASSEDIO – PARTE I
Arriviamo ad un bivio evidenziato da una cappellina azzurra dedicata alla Vergine e a S. Antonio “per grazia ricevuta”; verso destra si sale verso Planaval (e oltre), stando a sinistra si continua in direzione Lolair. Da qui la vista spazia verso est aprendosi sui boschi e sui villaggi fino alla piana di Aosta. Ed eccola, solitaria, severa, lapidea…la torre di Montmayeur svetta in lontananza sulle cime dei pini e dei larici indicando l’altura rocciosa su cui sorgono i resti dell’antico maniero. Foto di rito. E’ partito l’assedio! Da lontano studiamo l’avvicinamento al castello!!
Presi dalla chiacchiera ci inoltriamo lungo un sentiero che, da un certo punto in poi, si fa sempre meno evidente fino a condurci all’interno di una boscaglia pazzesca…mah..vedrai che poi migliora, in fondo è primavera, il sentiero magari non è ancora così frequentato…sì, ma il lago dov’è?! Eppure il cartello lo dava assolutamente vicino… stufi di giocare ai “vietkong” in mezzo alle invadenti ramaglie (per poco non ci lascio un occhio…), decidiamo di tornare sui nostri passi. Prova di là: vedi c’è un ponticello? Sì, ma un ponticello verso il nulla…poi, scrutando verso l’orizzonte, noto il baluginare della superficie d’acqua: ecco il famoso lago!! Caspita, gli eravamo passati accanto, ma la folta vegetazione e i canneti lo mimetizzano a tal punto da renderlo invisibile!! Proviamo ad avvicinarci…attenzione che non si capisce dove inizia l’acqua…poi quando il piede affonda nel fango, allora la trovi!
Bene, dai..comunque l’abbiamo trovato! Peccato però non potersi avvicinare alla riva o fare il periplo…magari si torna in autunno!
Breve ma necessaria pausa pranzo al sole e poi via di nuovo; si scende a La Ravoire per far scattare l'”assedio – parte II”!
ASSEDIO – PARTE II
Arrivati sulla strada per Valgrisenche facciamo un pò “avanti-indietro” per trovare l’imbocco del sentiero di collegamento con Montmayeur…sapevo che c’era, deve esserci!! Macché…non l’abbiamo trovato! Caspita, oggi è giornata! Il lago invisibile, il sentiero invisibile… Alla fine “tagliamo la testa al toro”: auto e via verso Arvier per prendere il sentiero (più sicuro) che parte dal villaggio di Grand Haury!
ASSEDIO – PARTE III
La stradina che sale a Grand Haury richiede molta attenzione nella guida: tante curve e curvette, e la carreggiata è un pò “giustina”..diciamo così..poi se ci si mettono i ciclisti..il gioco è fatto! All’inizio del villaggio un piccolo parcheggio è provvidenziale; subito i segnavia indicano per il Castello di Montmayeur appena 12 minuti di cammino..woww!! Benissimo! Ci infiliamo nella via centrale del villaggio ammirando, prima di tutto la bella cappella da poco restaurata, e una serie di case davvero graziose. Qui ci sono anche 2 B&B: la “Méizon de Felise” (che in realtà sono appartamenti per vacanze)e “Les Chevreuils”..un luogo incantato..io, venissi qui in ferie, alloggerei volentieri quassù! Guarda qui, guarda lì..arriviamo in fondo al villaggio; superiamo un mulino sulla destra e la strada finisce…della deviazione per Montmayeur neppure l’ombra! Ma insomma, cos’è?! Un “karma” tremendo oggi! Proviamo a proseguire imboccando un largo sentiero che si inoltra in salita nel bosco…dopo 3 tornanti decidiamo che sicuramente la strada è sbagliata, anche perché il castello era abbondantemente alle nostre spalle! Torniamo sui nostri passi aguzzando la vista; di certo la deviazione doveva aprirsi sulla nostra sinistra..ma dove?? Cavoli! Montmayeur è un castello che si vede benissimo da lontano, ma diventa invisibile quando gli sei vicino…
Finalmente noto uno spigolo di muro su cui qualche anima pia ha segnato una freccia gialla seguita da un cartello di legno con scritto “Montmayeur”!! Eureka!! Da non credere…prima davvero ci era sfuggito! Imbocchiamo un passaggio coperto che ci porta nel giardino di un’abitazione…e adesso? L’istinto dice di prendere a sinistra attraversando un prato..proviamo, al limite torneremo indietro..tanto oggi va così a quanto pare… Uno steccato che si insinua nel folto del bosco ci lascia ben sperare…evviva!! E’ il sentiero che stavamo cercando! Costeggiamo un ruscello in leggera e costante discesa fino ad un bivio dove i segnavia indicano l’arrivo del sentiero proveniente da … La Ravoire!! Ma allora c’era!! Lo sapevo! Chissà però da dove avremmo dovuto prenderlo…io vorrei scendere solo per il gusto di togliermi questa curiosità..ma Leo ha male ad un ginocchio e da sola non mi va…amen! Ma ci torno, ah se ci torno! Ed eccoci, infine, ai piedi della rocca tanto agognata! Montmayeur…ci siamo!!
Stella